Lilybeum. La città  indorata.

Colpisce l’omogeneità del colore. Nelle giornate estive il giallo ocra dei muri assume in tutto il centro storico di Marsala sfumature indorate. È il colore dei tufi dei palazzi più antichi: il complesso monumentale di San Pietro, il convento ed il complesso del Carmine, palazzo Grignano, la chiesa dell’Annunziata, il municipio (l’antica Loggia dei Pisani) e la chiesa Matrice.
Due le strade principali che, dal capoluogo, giungono a Marsala: la strada statale SS 115 e la strada provinciale Sp 21.
Entrambe raccontano le due anime della città. L’una contadina, legata alla terra racconta della predominante economia vitivinicola; l’altra, l’SP 21, costeggia il mare. L’ingresso a Marsala dalla SP 21 porta nel centro della città attraverso uno dei lungomare più belli della Sicilia. Le vestigia di un nobilissimo passato sono coniugate con le più recenti architetture di attività produttive nel Baglio Anselmi, antico stabilimento vinicolo, trasformato oggi in museo archeologico (custodisce la Venere di Marsala, ritrovata recentemente e l’unico esempio mai recuperato nel Mediterraneo di nave punica).
Marsala è stata costruita sull’antico insediamento romano di Lilybeum.
Il Cassero (via XI Maggio) rappresenta l’antico decumano massimo della città. La via Garraffa in antichità era il secondo decumano della città. Consigliato un tour breve tra gli scavi delle insulae romane, alcuni dei quali a ridosso di palazzi moderni e visibili dall’esterno.

Marsala ha un vero e proprio universo ipogeo, compresa la cosiddetta Grotta della Sibilla Lilybetana. È un ambiente che si sviluppa 5 metri sotto la chiesa di San Giovanni Battista, costruita nel 1555 dai Gesuiti sul Capo Boeo, con molta probabilità nello stesso sito in cui precedentemente venne eretta S. Maria della Grotta annessa all’antica abbazia dei Padri Basiliani. Il vano centrale, scavato nella roccia, è coperto da una cupola bassa in muratura; il centro dell’ambiente è occupato da una vasca quadrata, non molto profonda, servita d’acqua che sgorga da una sorgente. Un luogo ricco di fascino e mistero.
Marsala è famosa per lo sbarco di Garibaldi e dei mille dell’11 Maggio 1860. Il Museo Civico dei cimeli garibaldini è all’interno del magnifico complesso monumentale di San Pietro il cui ingresso si apre sull’antico Rabato, il quartiere ebraico.
Da vedere la barocca piazza del Purgatorio, con fontana e chiesa, o anche l’area di San Girolamo.I due più importanti edifici di stile arabo sono quasi inaccessibili ai visitatori: la maestosa villa araba, proprietà di un privato, è diventata la caserma dei Carabinieri; la chiesa di San Matteo, con tanto di giardino tipicamente arabo, ricco di palme, è di fronte al castello medievale della città, da anni è sede del carcere di Marsala.

Redazione Sicilyway.it

Pubblicato il 15/06/2017
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